Significa letteralmente “fame da bue”, consiste nell’ingerire grandi quantità di cibo, con il conseguente aumento esponenziale di peso corporeo.

Le persone bulimiche percepiscono generalmente nella realtà delle difficoltà insormontabili, in particolare a livello delle proprie relazioni dove può emergere la paura di perderne il controllo e quindi si rifugiano nel cibo che diventa un piacere surrogato rispetto al piacere delle relazioni che non riescono a gestire.

Caratteristica nei bulimici è la tendenza continua ad abbuffarsi con un piacere incontrollabile nel mangiare e con conseguente paura di perdere il controllo.

La tentata soluzione tipica dei bulimici è proprio il tentativo di controllore questa tendenza irrefrenabile ad abbuffarsi, ma più tentano di controllarla e più ne perdono il controllo.

Dal punto di vista delle terapia breve strategica, possiamo distinguere alcune tipologie fondamentali:

• Coloro che mangiano in modo irregolare tutto il giorno ma senza mettere in atto vere e proprie abbuffate. Avendo qualcosa che le divora dentro finiscono per divorare ciò che è fuori;
• Coloro che alternano periodi di abbuffate a periodi di dieta ben riuscita, tra controllo e perdita di controllo, tra dimagrimenti ed aumenti di peso che non arrivano all’obesità. Si spaventano se dimagriscono, perché si sentono desiderabili ed allora ingrassano di nuovo. Il grasso rappresenta una protezione;
• Coloro che costruiscono attraverso il peso e il grasso, una protezione dalla loro incapacità di contenere le loro reazioni; il cibo diventa in questo caso un piacere irrinunciabile che conduce a mangiare sfrenatamente ed abbuffarsi. Anche in questo caso il grasso rappresenta una protezione